La vigilanza privata non si svende

ARTICOLO PUBBLICATO SU ILCAPOLUOGO.IT IL 12 OTTOBRE 2016.

Moltissimi gli episodi di criminalità che il nostro territorio sta vivendo negli ultimi tempi. Sia famiglie che attività sono sottoposte ad uno stress continuo dovuto alla sensazione di essere inermi di fronte ad episodi di violenza su cose e persone. Come difendersi? Abbiamo sentito un esperto di sicurezza privata della nostra città su cosa offrono i servizi di vigilanza e su quali possano essere le soluzioni più affidabili. «Il momento è sicuramente difficile, la crisi esiste ed è tangibile, le famiglie e le imprese riescono a stento ad arrivare alla fine del mese, ma questo non può minare i capisaldi del nostro essere VIGILANZA – dichiara a IlCapoluogo Angelo Giardini, security manager di Sicuraquila S.r.L. – . Abbattimento delle soglie di sicurezza, assuefazione all’avanzata della delinquenza, inerzia nei confronti di una risposta che tarda ad arrivare, stanno creando i presupposti per una società che si sta addormentando, nell’attesa di qualche manna che dovrebbe cadere dal cielo. Ovviamente, rispetto a questo scenario, anche la vigilanza privata, che dovrebbe assurgere ad un ruolo di protagonista, vive un momento assurdo e privo di prospettive, anzi brucia aspettative, minando il proprio futuro. Il dilagante avanzamento della micro criminalità dovrebbe indurre famiglie e azienda a poter sottoscrivere con gli Istituti di Vigilanza dei contratti volti alla tutela del proprio patrimonio, così da arginare un dilagante fenomeno, ma la domanda dell’utenza, trova risposta, da parte di taluni Istituti, nello svendere il servizio offerto, fatto di uomini, tecnologie, organizzazione aziendale e RISCHIO, ai minimi termini. Alcuni Istituti stanno proponendo vigilanza a € 20,00 euro tutto compreso, “approfittando” del periodo di magra e consegnando alla storia l’ennesimo flop della nostra categoria…Non è possibile e concepibile svendere l’opera dei nostri uomini, come fossimo al mercato dell’ortofrutta, al massimo ribasso e SOTTOCOSTO, non è possibile svilire una così importante figura, quale quella della Guardia Particolare Giurata a semplice OFFERTA LANCIO, non è possibile continuare ad assistere ad un’incessante guerra dei poveri, che produrrà un’inevitabile effetto domino su tutti gli operatori del settore e che, purtroppo, creerà aspettative sempre più basse e scarsamente professionalizzanti nei confronti dell’utenza. Dobbiamo smetterla di fare i virtuosi di fronte alle istituzioni, vestendo l’alta uniforme con giacca e cravatta, svendendo poi la nostra immagine e valore aggiunto nei confronti di un utenza sicuramente in difficoltà, ma che riesce ancora a distinguere le BUFALE dalla realtà e dal servizio di qualità. Paradossalmente, siamo giunti all’assurdo che dovrà essere nuovamente l’utente e non l’offerente a creare il distinguo, scegliendo un partner AFFIDABILE, SINCERO ED ONESTO che riesca a creare un giusto equilibrio fra servizio, offerta e professionalità, comprendendo che la migliore soluzione sta nel mezzo, in un rapporto duraturo nel tempo e non sul MORDI E FUGGI che, inevitabilmente, lascerà uno strascico di incredulità per tutta la categoria. Bisogna saper operare per poter avanzare, creando prospettive e futuro; l’incertezza non deve essere la scusa per fare cassa, ma il presupposto principe per mettersi in gioco, valorizzando al massimo la propria organizzazione, per riequilibrare un mercato sicuramente debole, ma che cerca e vuole nuova SICUREZZA.»

Clicca e visualizza l’articolo su IlCapoluogo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *